Viewing Room #1. Human/Nature
Faig Ahmed, Paula Cortazar, Maria Elisabetta Novello
6 - 30 ottobre 2020
Viewing Room #1. Human/Nature
Faig Ahmed, Paula Cortazar, Maria Elisabetta Novello
6 - 30 ottobre 2020
Viewing Room #1. Human/Nature
Faig Ahmed, Paula Cortazar, Maria Elisabetta Novello
6 - 30 ottobre 2020
Claudia Peill | In ogni dove
a cura di Giorgia Calò
9 marzo - 22 aprile 2017
Giovedì 9 marzo alle ore 18.30, Anna Marra Contemporanea inaugura la mostra personale di Claudia Peill, intitolata In ogni dove, curata da Giorgia Calò.
In mostra è esposto il recente lavoro dell’artista. Opere di medie e grandi dimensioni in cui Claudia Peill rileva la coscienza del paesaggio metropolitano facendo parlare i luoghi dismessi, gli interstizi e i particolari di un tessuto urbano che rimanda ad un’idea “archeologica” della città ipercontemporanea.
Claudia Peill lavora costantemente sull’idea del doppio. Usa a pari livello tanto la pittura quanto la fotografia in uno stato continuo di inganno percettivo.
I frammenti di realtà catturati dallo scatto fotografico elaborato in digitale vengono restituiti al pubblico come forme decontestualizzate e pertanto difficilmente ricollocabili. A queste fanno da contraltare le stratificazioni pittoriche costituite da sovrapposizioni cromatiche che completano la narrativa dell’immagine fotografica. Dunque non c’è alcuna gerarchia tra forma e colore, tra pittura e fotografia che sono fuse in un unico gesto: il particolare di un edificio dismesso, di una miniera abbandonata, di un tombino stradale, tutte queste “desolazioni architettoniche”, portavoce di un’epoca, dialogano costantemente con l’astrazione pittorica, costringendo lo spettatore a distogliere lo sguardo dal pensiero didascalico e caotico della città.
Niente deve essere pensato in un solo modo. Attraverso un silenzio metafisico in cui l’immagine è avulsa da un’idea di temporalità, Peill riesce a tirar fuori l’anima di un luogo non-luogo dove è volutamente assente la presenza umana.
L’artista così supera la problematica che vede da oltre un secolo la pittura sopravvivere nell’epoca del dilagare della fotografia, creando un piano dialogico tra due linguaggi così diversi, senza prevaricazione ma facendo in modo, invece, che l’uno diventi il complemento dell’altro.
Nel piccolo spazio che collega le due sale della galleria sono allestite una serie di raffinate carte in bianco e nero dove, ancora una volta Claudia Peill gioca in modo ricercato sul rapporto tra disegno e fotografia, tra immagine e astrazione.