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Davide Bramante

I'm Rich

opening giovedì 2 marzo 2023

fino all'8 aprile 2023

Galleria Anna Marra è lieta di presentare I’m Rich, terza personale di Davide Bramante nel proprio spazio espositivo.
Per l’occasione l’artista presenterà il nucleo più recente della sua ricerca, con nuovi e inediti sviluppi della sua sperimentazione.


In mostra opere fotografiche che uniscono la tecnica d’elezione di Bramante - le esposizioni multiple analogiche in fase di ripresa, risultato di più scatti sulla stessa porzione di pellicola - con la post-produzione digitale.


Davide Bramante da oltre venti anni utilizza la macchina fotografica analogica per raccontare le metropoli di tutto il mondo, restituendo in un'unica immagine una moltitudine di sguardi e vedute, che si sovrappongono e intrecciano creando un nuovo paesaggio, una nuova realtà. Una realtà che sfugge all’artista stesso, e che si rivela compiutamente in camera oscura, con lo sviluppo della pellicola. Le fotografie di Bramante sono la traccia dello sguardo dell’artista stesso, una sorta di mappatura dei suoi viaggi e di tutto quello che ha attirato la sua attenzione nel tragitto.
In una stessa immagine convivono Il Colosseo e il Gazometro, la Torre Eiffel e la metropolitana, il Taj Mahal e il Tempio d’Oro, carovane di elefanti e dromedari con taxi e motorini. Lo spettatore ripercorre in uno sguardo luoghi, tempi e situazioni in un turbinio di stimoli visivi che congelano in un istante la ieraticità del passato e la frenesia delle metropoli contemporanee.

 

L’ultima produzione di Davide Bramante consiste in una sperimentazione che aggiunge un ulteriore tassello alle immagini rappresentate.
L’artista è infatti intervenuto su alcuni dei suoi scatti più iconici e ha aggiunto alle vedute delle città di tutto il mondo le immagini di banconote e monete, simboli tangibili dei vari Paesi.
In mostra scatti di Firenze, Milano, Bruxelles, Basel, Ghent, Londra, New York, Hong Kong e Rajasthan. Non solo monumenti, piazze, strade e volti: Bramante raffigura queste città anche attraverso la rappresentazione del loro potere economico.
I “musei a cielo aperto” a cui l’artista ci aveva abituato appaiono invasi dal capitalismo. Ma non è il racconto di una usurpazione, piuttosto di un nuovo scenario, un elemento in più per rappresentare la molteplicità del reale e lo sviluppo della civiltà.

 

Il percorso espositivo si arricchisce inoltre di alcune composizioni realizzate con vere banconote su cui l’artista ha impresso le proprie fotografie, in un gioco di continui ribaltamenti semantici e rimandi di senso.
 

La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita Gangemi, che raccoglie i contributi testuali di alcuni esponenti del mondo dell’economia e della finanza, quali Andrea Battista, Patrizio Messina, Carlo Maria Pinardi e Luca Zitiello.
 

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