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Teodosio Magnoni | Offanengo (Cremona), 1934 - Sutri (Viterbo), 2021

 

 

exhibition

 

 

Frequenta il corso di pittura all’Accademia di Carrara di Bergamo e la Scuola di mosaico di Ravenna. Nel 1959, dopo lunghi soggiorni in Svizzera, Spagna e Svezia, si stabilisce a Roma, dove frequenta intensamente le avanguardie artistiche, letterarie e musicali. Agli inizi degli anni Sessanta attua una ricerca sullo spazio, assolutamente originale, dove il punto centrale non è dato dall’occupazione dello spazio, ma allo svuotamento. È in questa fase della sua ricerca che avviene il passaggio dalla pittura alla scultura. Dagli inizi degli anni Settanta si impegna nell’elaborazione teorica e nella realizzazione empirica del concetto heideggeriano di trasformazione dello spazio in luogo e della scultura come luogo in se, accanto ad una intensa riflessione sul vuoto significante, elaborazione teorica e fattuale che caratterizza la sua produzione con continuità fino a questi ultimi anni.

La sua attività espositiva inizia nel 1954 con la partecipazione al Premio Dalmine. La prima mostra personale è del 1965 alla galleria La Salita di Roma. Ha allestito oltre cinquanta mostre personali in Italia e all’estero, ha partecipato a mostre storiche e di tendenza. Si segnalano le Biennali di Venezia del 1976 e 1978, l’installazione e la mostra al Karl Ernst Osthaus Museum di Hagen (Germania) nel 1978, le mostre antologiche al Palazzo dei Consoli di Gubbio nel 1987, al Palazzo del Comune e nella città di Venzone (Udine) nel 1992, alla Rocca di Umbertide, Centro per l’arte contemporanea, Umbertide (Perugia) nel 1996, alla Galleria Comunale d’arte di Cesena nel 2001.

Ha realizzato sculture di grandi dimensioni in luoghi pubblici e privati. Segnaliamo: “Spirale aperta”, Velletri – Roma ne 1992, “Colonna trasparente”, Palazzo della FAO, Roma nel 1993, “Ali”, Museo d’arte contemporanea di Maglione - Torino nel 1999, “Torre dei colori che cambiano”, Aeroporto Leonardo da Vinci, Fiumicino – Roma nel 2002, “Ara”, Brufa – Perugia nel 2007.

Dal 1985 vive e lavora a Sutri.

È membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 2009.

 

 

 

He studied painting at the Carrara Art Academy, Bergamo, and mosaic at the School of Ravenna. In 1959, after a long stay in Switzerland, Spain and Sweden, it is in Rome where he attended intensely the artistic, literary and musical avant-garde. In the early Sixties he implements a research focused not on the space occupation but on the empty part of the space. It’s at this stage of his research that there was the shift from painting to sculpture. In the early Seventies he has been committed in drawing theoretical and empirical realization of the heideggerian concept of transformation of space into place and the sculpture as the place itself, along with an intense reflection on “empty signifier”, factual and theoretical work that characterizes his production until recent years. His exhibition activity starts in 1954, when he took part in Premio Dalmine. The first solo show was in 1965 at the Galleria La Salita in Rome.

He has held over fifty solo exhibitions in Italy and abroad and he took part in historical and trendy exhibitions. Among the most rilevant: the Venice Biennale (1976, 1978), the exhibition at the Karl Ernst Osthaus Museum Hagen (1978), the retrospectives at the Palazzo dei Consoli Gubbio (1987), at the Palazzo del Comune and in the city of Venzone - Udine (1992), at the Rocca di Umbertide, Centre for Contemporary Art, Umbertide – Perugia (1996), the Municipal Gallery of Art Cesena (2001). He has made large-scale sculptures for public and private spaces. We remember: “Spirale Aperta”, Velletri – Roma (1992), “Colonna trasparente”, Palace of the FAO in Rome (1993), “Ali”, the Museum of Contemporary Art Maglione - Turin (1999), “Torre dei colori che cambiano”, Fiumicino Airport (2002), “Ara”, Brufa - Perugia (2007). Since 1985 lives and works in Sutri.

He is a member of the National Academy of St. Luke since 2009.

 

 

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